Il filo interdentale permette di rimuovere i batteri dagli spazi interdentali. Molto utile in alcune situazioni specifiche come in presenza di apparecchi ortodontici, di protesi dentali e ponti. Per questo motivo esistono fili interdentali diversi: in forma di nastro piatto o monofilamento e fili specifici con segmenti spugnosi.
Il filo interdentale va impugnato correttamente: si taglia un pezzetto abbastanza lungo, circa 35-40 cm, poi si avvolge intorno alle dita medie, in modo da tenerlo ben teso puntando gli indici. In questo modo si riesce ad entrare in bocca, dove lo spazio è ristretto, senza trovare ostacolo con le dita.
A questo punto il filo va fatto scivolare negli spazi interdentali con un movimento di “va e vieni” per sorpassare il punto di contatto fra denti.
Si fa aderire alla superficie del dente e fatto scivolare più volte al di sotto della papilla interdentale, prima da una parte e poi dall’altra. È importante non esagerare con la forza, si può correre il rischio di provocare dei microtraumi alla gengiva.
Quando si passa da un dente all’altro, si deve srotolare un pezzetto di filo e arrotolare sull’altra mano il filo utilizzato per avere sempre a disposizione un tratto di filo interdentale pulito.
Dott.ssa Chiara Lorenzi
5 risposte su “Sai usare il filo interdentale?”
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